sinestesie del tempo | dodici mesi

Tra le millenarie badie romaniche, le colline e i vigneti del Monferrato al sud del Po e a nord del Tanaro, il Monastero del Rul è un luogo dell’anima ma anche del corpo e della storia.

In una terra che è stata chiamata “dei Santi” per l’alta densità di anime luminose che l’hanno abitata, il Monastero del Rul è tuttora luogo di incontro ecumenico, di dialogo spirituale e di riflessione e ricerca per uomini e donne del Terzo millennio.

In un magico punto di incrocio tra la via Francigena che unisce il grande nord a Roma e al Mediterraneo e l’asse est-ovest che va da Santiago di Compostela a Gerusalemme, come una stella che continua ad irradiare la speranza che anima e corpo, ragione e fede, sogno e realtà possano congiungersi anche nell’accoglienza di chi ha più bisogno. Infatti il Monastero ecumenico è collegato all’esperienza di diverse comunità terapeutiche e di accoglienza per i più deboli, i più fragili, i più vulnerabili.

Dall’incontro fraterno con l’antica arte e la scienza enologica dei “CarlindePaolo”, tra le famiglie Ponte e Meluzzi Valencia, nasce l’idea di una grande selezione esclusiva e limitata di vini piemontesi: dodici per i dodici mesi dell’anno per ricordare che il volgere del tempo scandisce anche le stagioni del cuore e della vita e per offrire a chi si nutrirà di questo straordinario frutto del sole e sangue della terra un’occasione di festa, di gioia, ma anche di meditazione e pensiero.

I vini del Monastero del Rul nascono infatti da una selezione esclusiva di uve del territorio contigue al Monastero come l’Albugnano, la Malvasia, la Barbera o il Dolcetto, ma anche di tutto il territorio monferrino e langarolo fino al regale Barolo o ai meravigliosi Moscati dell’Astigiano.

Questa selezione unica viene proposta in una inimitabile serie che potrà offrire a chi se la donerà o la donerà un’occasione di fugace felicità e un’impareggiabile possibilità di vivere la sinestesia di una danza di sensi: l’olfatto e il gusto del vino, i colori, le parole della sua presentazione e il tatto di un abbraccio fraterno tra uomini che ci fa oltre che umani, divini.

Le immagini che li adornano sono tratte da un codice miniato francese del primo Quattrocento, le parole una volta emesse appartengono a chi le legge e le condivide come la nostra famiglia di amici, di produttori, di artisti, di terapeuti e in generale cantori della Vita.

Chi berrà questi vini avrà compiuto un inebriante piccolo-grande atto di dono, di generosità e d’Amore.

Monastero del Rul di Santa Maria di Vezzolano
di Maria Itala Valencia Ardiles Meluzzi & C. s.a.s.

monasterodelrul@carlindepaolo.com

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